bagolaro (qr1)

Nel piazzale antistante la Cattedrale di San Giusto, splendida Basilica Romana, è presente un albero centenario, un BAGOLARO del 1914, che ha rimpiazzato la pianta abbattuta nel 1906 perché danneggiata da un fulmine .

Sentiamo il suo racconto: “Il mio nome scientifico è Celtis australis, faccio parte della famiglia delle Ulmaceae; sono una pianta assolutamente innocua, spontanea, originaria dell’Europa Meridionale, dell’Africa del Nord e dell’Asia Minore. La mia è una crescita molto lenta, ma posso diventare plurisecolare.

Mi chiamano “spaccasassi” per la forza  e la forma delle mie radici che, secondo una leggenda, riproducono gli artigli di Lucifero, conficcati nel ramo  di un mio antenato, dopo la sua cacciata dal Paradiso.

Ricordo le palle di cannone trovate tra le  radici del mio predecessore, sparate dalle truppe inglesi contro la Cattedrale occupata dai francesi ad inizio ottocento; di questo cannoneggiamento si trovano tracce visibili anche sulla facciata della Cattedrale.

Poco distante, sorge la colonna veneziana sulla cui sommità furono messi il melone con gli spicchi della nobiltà medievale triestina e l’alabarda che, secondo un’antica tradizione, cadde dal cielo il giorno del martirio di San Sergio, Patrono della città assieme a San Giusto.