albero dei tulipani (qr1)

All'interno dei Civico Orto Botanico

“Salve, sono l’albero dei tulipani, famiglia delle Magnoliacee, nome scientifico Liriodendron Tulipifera, originario dell’America settentrionale. Sono una rarità in Regione, i miei fiori sono come variopinti tulipani.

Mi è stato affidato il compito di raccontare la storia di questo habitat verde.

Il Civico Orto Botanico, ex Giardino Botanico, nasce nel 1842 e, grazie all’illuminata opera di botanici quali il farmacista Biasoletto, il podestà Muzio de Tommasini, l’archeologo e paleontologo Carlo de Marchesetti, raggiunge all’inizio del novecento la massima espansione e l’impostazione planimetrica attuale.

La più antica notizia storica certa dell’esistenza di un  orto botanico nell’area mediterranea viene tramandata da Plutarco: partendo da quella che oggi chiamiamo fitoterapia, questi centri culturali divennero luoghi di sperimentazione e acclimatazione di nuove specie;  in particolare ciò avvenne nel Medio Evo,  soprattutto presso i monasteri ed i conventi, come narrato con originalità da Umberto Eco nel romanzo “Il nome della rosa”. 

L’interesse per le piante a Trieste risale al 1423 con la presenza di una farmacia con annesso orto medicinale, struttura sviluppata in seguito dalla passione dei patrizi triestini che la trasformarono in giardini con piante e fiori. Ricordo nel 1877 la stampa del primo catalogo per lo scambio di semi.

Non dobbiamo poi dimenticare il significato magico  dei giardini in molte religioni.”

Sono 14 le zone del giardino: ciascuna racconta la storia delle piante ospitate nelle ordinate aiuole, la loro origine ed il loro vissuto nel corso del tempo.

Mappa delle zone del giardino

La propensione a civilizzare la natura, cioè a realizzare l’equilibrio tra le esigenze del modernismo e quelle dell’estetica, si osserva nel prossimo  appuntamento, dove il giardino circostante contiene la villa in un unico disegno architettonico che li valorizza entrambi.