pioppo bianco (qr4)

All'interno del Bosco del Farneto

Verso la metà dell’ottocento, l’area boschiva diventa il bosco Farneto, che occupa circa 100 ettari.

Il percorso che proponiamo ha un tracciato non eccessivamente impegnativo in quanto si sviluppa lungo i sentieri del bosco dove , al terzo tornante incontriamo un PIOPPO BIANCO, nome scientifico Populus alba di quasi cento anni di età, che ci racconta la storia del,” boschetto” e della flora e della fauna che lo popola.

“Vi racconto quello che mi hanno tramesso i roveri e le roverelle, presenti nell’area fin dalle origini.

L’attuale parco urbano fu oggetto di storiche attenzioni dai regnanti di casa d’Austria, in particolare da Maria Teresa d’Austria, che per la manutenzione e la custodia della zona nominò un cacciatore guardiaboschi e un fontaniere alle cui cure era affidato l’acquedotto che forniva acqua alla città.

Purtroppo il Farneto fu danneggiato dalle truppe austriache nel 1813 e durante l’ultimo conflitto mondiale con il taglio degli alberi per sopperire  alla mancanza di legname”.

Due date sono importanti per la fruibilità del bosco: nel 1856 l’apertura della strada carrozzabile che dalla Rotonda del Boschetto porta al Cacciatore e nel 1957 la realizzazione del comodo ed accessibile sentiero.

Passeggio nel Boschetto

L’intervento del Governo militare alleato e del Corpo Forestale produsse un’opera di rimboschimento, con l’utilizzo di conifere tra le quali il pino nero, il tasso, il cipresso e di molte latifoglie- rovere, frassino, acero-mentre su superfici molto ridotte sono state piantate delle specie di notevole valore naturalistico.

All’interno di questo ambiente naturale è presente una fauna piuttosto ricca, composta da anfibi, uccelli, pipistrelli e piccoli mammiferi insettivori, che  limitano le fitopatologie e, grazie anche al contributo di altri mammiferi quali volpi e faine, riducono lo sviluppo delle comunità di ratti nelle vicine aree urbane in un precario ma salutare equilibrio ecologico.