TIGLIO SELVATICO (QR1)

Crogole

"Sono un TIGLIO SELVATICO, nome scientifico Tilia cordata, della famiglia delle malvaceae; mi si può trovare in molte parti dell’Europa, dalla Spagna agli Urali alla Finlandia, sono raro nella zona mediterranea; ho quasi la stessa età della Chiesa costruita a Crogole, frazione di San Dorligo della Valle nel XVII° secolo.

Potrei vivere ancora per parecchi secoli, a patto che non sia violata la tranquillità del posto in cui abito.

Di guerre, a partire dal tardo medioevo, ne ho visto troppe, prima tra Trieste e l’Austria contro la Repubblica di Venezia per il controllo delle strategiche vie commerciali verso l’Istria, poi il susseguirsi di varie bandiere sino all’attuale e definitiva aggregazione alla Repubblica Italiana nel 54’.

Il capoluogo San Dorligo, sorto sui cumuli di una frana, comprende l’altopiano carsico e la valle bagnata  dai torrenti Rosandra ed Ospo che fornivano acqua a Trieste attraverso l’acquedotto romano.

Il territorio è ricco di falesie, di grotte e di sentieri che costituiscono un angolo di natura incontaminata.

Vi racconto alcune curiosità personali e quelle del territorio che mi ospita.

I romani utilizzavano la corteccia dei miei antenati tagliata in strisce, seccata e macerata, per ricavare delle fibre per la fabbricazione di cordame, tessili e per la preparazione delle “vincula tigliae”, bende per fasciare le ferite.

Le infiorescenze e le brattee (foglie a forma di ali) del tiglio costituiscono degli ottimi infusi, il miele di tiglio è  di una qualità particolarmente pregiata.

Raccontando il folklore del territorio, vi segnalo in particolare la Majenca, una festa popolare che si tiene a San Dorligo della Valle la prima settimana di maggio, dedicata ai giovani, che prevede l’innalzamento nel centro della piazza di un grosso tronco di abete (detto il Maj”, probabilmente da maggio), sul quale poi si pone un albero di ciliegio preso dalla zona. I ragazzi e le ragazze della comunità slovena vi ballano e gustano i prodotti enogastronomici locali.

Il nome di San Dorligo deriva dalla storpiatura di San Ulderico, il patrono del paese.

Prima di iniziare la salita verso Basovizza vi suggerisco un sweet-stop nella pasticceria OTA nel centro del paese dove gustare……………… Un punto di piacevole ristoro al ritorno è rappresentato dal ristorante-pizzeria Casa Rosandra sito in San Dorligo, località Mattonaia.”

Il percorso da Crogole a Basovizza, di media difficoltà, lungo 8 chilometri, si snoda attraverso la SP11 e la SS14.

Il paese di Basovizza, una frazione del Comune di Trieste a  300 metri circa sul livello del mare, presenta alcuni alberi pluricentenari, tra cui un CERRO di 200 in una dolina del sentiero Ressel e l‘IPPOCASTANO  di 180 anni vicino alla chiesa di Santa Maria Maddalena nel centro del paese.

Questi due “monumenti verdi” hanno deciso di raccontare le realtà più significative del comprensorio carsico vicino.